Non saltare sulla sedia e rilassati: non ho la bacchetta magica e nemmeno la formula che spieghi come scrivere una landing page davvero efficace, ma seguendo un po’ di buone norme e di buon senso (ingrediente fondamentale!) ci si può arrivare.
Che dici, ci arriviamo insieme?
Prima di scriverla… dobbiamo sapere cos’è
Perché spesso, a giudicare dalle richieste che mi arrivano, il problema è proprio questo: si fa un po’ di confusione e non si sa esattamente cos’è una landing page. Forse, alla fine, se analizzi bene la sua funzione, potresti scoprire che non è l’elemento di cui hai bisogno, o magari non subito. Se ne fa un gran parlare, e a volte ci si convince di aver bisogno di qualcosa solo perché ci suona davvero fico.
Ma cos’è una landing page? Lo dice il nome stesso: è una pagina di atterraggio. Ci arrivi, insomma, da un punto definito di una strategia di comunicazione. Potrebbe essere un annuncio su Facebook o Instagram, su Google ADS, oppure anche da Google organico, tramite una ricerca ben precisa che hai fatto. Ci si puoi arrivare anche dall’interno di un sito che già stai navigando e che ti richiama a fare una determinata azione.
La landing page ha la funzione di farti compiere un’azione, alla fine della sua lettura: una conversione. Non deve trattarsi necessariamente di un acquisto, perché per conversioni s’intende anche la lead generation, cioè la generazione di un contatto utile per la tua attività. L’iscrizione alla newsletter, per esempio, oppure la compilazione del form contatti per la richiesta di informazioni. Non sono azioni che portano sempre una transazione economica, ma se sei disposto a darmi la tua mail è perché pensi valga la pena ricevere i miei contenuti, e questa già è una buona cosa: ho generato interesse in ciò che faccio. Con il giusto percorso, quel tipo d’interesse può portare a un acquisto. Certamente, maggiore è il numero di lead generation, maggiore la possibilità di monetizzare, se si è lavorato bene di contenuto e di target.
Come scrivere una landing page che converta
A questo punto, sia che vogliamo portare il nostro utente a lasciarci la sua mail, sia che vogliamo acquisti un nostro prodotto o servizio, possiamo passare alla strutturazione della nostra landing page. Se non sai come scrivere una landing efficace, potresti anche voler utilizzare dei tool a pagamento che ti guidano mano a mano facendoti inserire i vari elementi, perché no? Basta digitare landing page su Google e saltano subito fuori.
Io credo che questa piccola guida che ti scrivo ti servirà in ogni caso per capire quale obiettivo vuoi perseguire e se è sufficientemente chiaro e accattivante nella struttura della landing a cui stai pensando.
Target
Definisci sempre il tuo target, un po’ come dicevo nell’ultimo articolo per la SEO, stai scrivendo per qualcuno, immagina di averlo davanti e di spiegargli a voce. Non mi dire che ti rivolgi a tutti, perché allora, mi spiace dirlo, ma non ti stai rivolgendo a nessuno
Obiettivo
Dev’essere chiaro: sia che si tratti di una vendita oppure del download di un contenuto gratuito o, ancora, dell’iscrizione alla newsletter. Nel testo devi esplicitarlo, ma, ovviamente, deve suonare come se fosse la cosa più fantastica che il tuo utente può fare in quel determinato momento.
Un titolo che non deluda le aspettative
Un bel titolo accattivante e coinvolgente, che attiri l’attenzione e convinca a cliccare. Perché, magari, lo stesso titolo potrebbe già partire dall’annuncio che porta alla tua landing. Se hai usato un bel titolo nell’annuncio, che mi ha spinto a cliccare, la landing su cui atterro deve essere la naturale continuazione di quel titolo. Deve spiegare un po’ più approfonditamente ciò che il titolo ha solo accennato (incuriosendomi), ma non deve essere fuorviante né menzognero. Hai presente quei post (ironici, per la maggior parte delle volte) in cui si scrive SESSO come titolo per attirare l’attenzione e spingere la persona a leggere, ma di sesso poi c’è ben poco? Ecco, non fare così. Il tuo titolo deve preannunciare realisticamente ciò di cui vuoi parlare.
Un testo non troppo lungo
Qualche cliente è arrivato da me convinto che più è lungo il testo di una landing page, meglio è. Non è così: il testo dev’essere asciutto e bastare a se stesso. Una volta detto tutto, nella migliore maniera possibile, basta così: se clicco è perché m’interessa il tuo prodotto o servizio o evento, non voglio leggere un romanzo. Di solito, se cerchi di asciugare il tutto, è sicuramente meglio. Non è un articolo, non è la descrizione di tutti i tuoi servizi, è questo che spesso confonde le persone: la landing page deve raccontare brevemente un prodotto o un servizio specifico per quel target o per quell’evento speciale (sconti, promozioni, evento a cui iscriversi) e non narrare vita, morte e miracoli della tua attività. Per quello ci sono le pagine del sito! La landing ha un’altra funzione, non dimenticare che parte da un annuncio, il più delle volte, e che, di solito, non vive per sempre. Per questo ti rimando all’obiettivo: senza uno specifico obiettivo, non puoi scrivere un’efficace call to action finale.
Call to action
Qui si gioca tutto il lavoro che hai fatto ai precedenti punti: devi invitare il lettore ad agire. Acquistare, prenotare, iscriversi, in base all’obiettivo, al target e al tono del tuo testo: trova la call to action perfetta perché il lettore faccia clic proprio lì, su quel bottone. Ma, perché ciò avvenga, tutto il resto dev’essere super chiaro e lampante. Alla fine, non potrà fare altro che procedere.
Foto, video, grafica
Senza esagerare con effetti speciali, accompagna sempre il tuo testo con un video, una foto adatta, una grafica accattivante. Tutto deve essere coerente e unitario, perciò anche il lato estetico deve portare alla call to action in modo naturale.
A questo punto, come scrivere una landing page efficace dovrebbe essere abbastanza chiaro. Se non lo fosse? Ricordati sempre che la soluzione è corretta se si guarda l’obiettivo: guardiamoci insieme con il mio pacchetto Crealanding, su misura per te.
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