Trovare le parole giuste

Trovare le parole giuste, che argomento spinoso!

Eppure sono certa che, non importa che lavoro tu faccia, ti sarà capitato di cercarle, queste famose parole giuste. Non importa nemmeno se le hai cercate per qualcosa che non fosse il tuo lavoro. Magari le hai cercate per motivi personali.

(Sai qual è uno degli argomenti più ricercati, correlati al mio titolo? Be’, trovare le parole giuste per lasciare una persona. Ci crederesti mai che si possa cercare la risposta su Google? Io sì. Effettivamente, ci confidiamo più con lui che con gli amici.)

No, io non ti aiuterò a trovare le parole giuste per lasciare una persona

Però rifletterò insieme a te su quanto sia importante trovarle, e non solo per risolvere i dilemmi sentimentali. Hai guardato nella credenza? Dietro i biscotti? E nel frigorifero, accanto al limone ammuffito? Hai provato sotto il tappeto, insieme alla polvere?

Niente, vero? Queste parole giuste non sono da nessuna parte.

Perché di solito bisogna metterle insieme, ed è un lavoro che richiede un po’ di artigianalità. È necessario partire a priori, da un’analisi dell’argomento. Te lo spiegavo già nell’ultimo post, quanto sia importante (e, per quello che mi riguarda, divertente) inquadrare ogni argomento all’interno di una macroarea semantica.

Stiamo parlando, naturalmente, di scrivere testi che siano efficaci ai fini del tuo lavoro, ma, se ci pensi bene, le stesse regole potrebbero essere applicate anche a… il discorso giusto per lasciare una persona 😀

Oddio, non volendo, magari, sto individuando un buco nel mercato… 😉

Se devi trovare le parole giuste per descrivere la tua attività, per esempio, domandati innanzitutto quali idee pratiche comunica. Produci porte e finestre? Allora vorrai comunicare affidabilità, fiducia, solidità, qualità nei materiali, robustezza, protezione. Ecco, fai un elenco come questo: tutte quelle belle idee che vuoi vengano in mente a chi ti legge.

Devi lasciare una persona? Si presume tu voglia farlo in modo indolore. L’elenco sarà: sensibilità, delicatezza, rispetto, verità, tatto, e tutte quelle belle cose che, ne siamo certi, non produrranno comunque salti di gioia, ma le parole, credimi, ti sono sempre utili. Sono amiche.

Poi componi le tue frasi andando a fare una scelta sulle accezioni delle parole che scegli, non solo il loro significato, ma tutto il mondo di ulteriori idee che ti fanno venire in mente: è un ciclo senza fine. Domandati sempre se stai costruendo, attraverso le parole, la tua legittimità per ispirare robustezza, protezione, oppure verità e sensibilità.

Non scegliere verbi o affermazioni ambigue, sii semplice e onesto. Non cercare paroloni, se non li sai usare. Guarda alle tue parole con fiducia e competenza e queste sapranno ricompensarti. Scegli verbi descrittivi.

Ciò che le parole ispirano è davvero importante

Le nostre porte sono costruite (verbo descrittivo) con tutta la nostra esperienza (legittimità) e i materiali migliori per offrire a te e alla tua famiglia (affidabilità, fiducia) un solido rifugio (robustezza, protezione) contro gli agenti esterni.

Oppure

È una decisione che prendo con grande dolore (sensibilità), l’ultima cosa che voglio è farti soffrire (delicatezza). Eppure, ho per te una considerazione troppo alta (rispetto) per portare avanti qualcosa che, a tutti gli effetti, non va (verità). Penso di doverti almeno questo, proprio per il riguardo che nutro nei tuoi confronti. (paraculaggine)

Sì, hai letto bene l’ultima parola, che forse non avrei dovuto scegliere per il mio articolo, ma… che vuoi fare, queste parole a volte si trovano da sole!

Se hai qualche domanda, oppure ti va di condividere con me una riflessione, sono tutta occhi e orecchie!

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