Per scrivere contenuti di qualità non serve una formula magica. Non servono nemmeno tante formule magiche combinate insieme. Non esistono parole speciali da scegliere e mettere una in fila all’altra, eppure sì, le parole sono importanti.
Ma allora, come scrivere contenuti di qualità?
Innanzitutto, perché? In modo che non siano fini a se stessi, chiediamoci perché è importante scrivere contenuti di qualità. Se devi, per esempio, descrivere i servizi della tua azienda o parlare di giardinaggio sul tuo blog, ti sarai chiesto mille volte: è proprio così necessario creare contenuti di qualità? Non posso, che so, semplicemente fare elenchi, schemi, o scrivere come mi viene senza badare troppo a come scrivo?
No, non si può. Non si può perché il web ha dato nuova linfa alla scrittura permettendoci di leggere contenuti di qualità nel quotidiano. Non si può, perché, lo sai già, ma lo ripetiamo insieme: Google premia i testi scritti bene, per esempio predilige le forme attive e penalizza le ripetizioni e la scarsa leggibilità. Se stai scrivendo sul web, sono certa che non ti farà piacere essere maltrattato da Google.
Sono molte le opinioni che condannano il digitale, proclamando un abbassamento generale del livello di cultura dovuto ai social network e in generale alla rete. Perfettamente consapevole di ciò che gira ogni giorno sotto gli occhi di tutti, io credo che snobbare la rete in nome di una presunta superiorità non serva a nulla, nemmeno agli scopi più alti e intellettuali. Scrivo ogni giorno e m’impegno a migliorare i miei contenuti e quelli degli altri proprio perché la rete sia un luogo migliore e possa contenere informazioni curate. Scrivo anche per molti altri motivi, alcuni li trovi qua.
Quando scrolli la tua homepage di Facebook, certamente ti sarai accorto di quanto sia piacevole fermarsi a leggere un post scritto bene, il quale, anche se non ti fornisce elementi utili a cambiarti la vita, ti permette di passare quei due minuti di leggerezza, oppure riflessione, o ancora poesia.
Io credo in una rete di contenuti di qualità
E quindi, come si scrivono questi benedetti contenuti di qualità? Qualsiasi cosa tu debba scrivere, che sia una mail, un post che desideri abbia un certo effetto, un articolo per il tuo blog, una pagina del tuo sito per spingere le persone a fare una determinata azione (acquistare, ma anche compilare un form, lasciarti il loro indirizzo e-mail), non serve che tu sia un letterato, ma certamente vale la pena fermarsi un attimo a pensare.
- a chi voglio rivolgermi? Chi mi leggerà?
- il mio lettore (un pubblico, o anche una sola persona) predilige un approccio professionale o amichevole? Scegli il tuo tono di voce.
- voglio persuaderlo a fare un’azione?
- voglio informarlo?
- voglio insegnargli qualcosa?
Per ciascuna risposta si aprono mondi differenti e topic differenti, e, automaticamente, semantiche differenti.
Prova a immaginare quale tipo di sentimento, di reazione vuoi ottenere, visualizza il viso di chi legge e immagina la sua reazione. Poi stila una lista di verbi appropriati, verbi che richiamano quella specifica reazione o emozione. Ti sarà più semplice descrivere e spiegare all’interno del tuo testo.
Un esempio? Se vuoi creare interazione, se vuoi fare rete con le persone, allora i verbi condividere, raggiungere, partecipare possono darti una mano a creare un discorso coerente. Non utilizzare invece sinonimi di muro, divisione, lontananza, esclusione.
Dividi il tuo testo in piccole parti. Un’introduzione in cui si spieghi di cosa parlerai, poi lo svolgimento, in cui approfondisci la questione (senza diventare pesante) e infine una conclusione che ribadisca la tua tesi o la tua introduzione. Ti ricorda qualcosa, vero? I temi alle scuole elementari. 😀
Be’, in realtà tutti i testi, anche di genere completamente opposto, dai più informali ai più professionali, girano intorno alle stesse regole generali.
All’interno dello specifico testo, poi, ci sono mille varianti che lo rendono unico. Per esempio il linguaggio, ma di questo parleremo prossimamente.
Rileggi (dopo un po’ di tempo)
Ricorda, sempre che le tue scadenze te lo consentano: lascia che il tuo testo riposi, prendine distanza, rileggilo qualche giorno dopo. Solo distaccandoti riuscirai a far depositare le frasi importanti e a far venire a galla ciò che puoi sicuramente togliere. Parola d’ordine: semplicità.
Dal canto mio, amo molto scrivere di scrittura, perciò, se hai trovato interessante questo post e vuoi saperne di più, iscriviti alla mia newsletter nel form qui sotto, perché parlerò ancora di testi e di testi online, cercheremo insieme nuovi modi per scrivere contenuti di qualità.