Come ottimizzare lo snippet per Google

Ottimizzare lo snippet perché sia pronto ad approdare su Google è un’operazione importantissima, in questo articolo vediamo come fare tramite 5 semplici passaggi. Quando ottimizziamo il contenuto, infatti, dobbiamo fare in modo che non solo la nostra pagina o articolo si posizioni, ma anche che venga cliccata nei risultati di ricerca.

Ma che cos’è lo snippet?

Lo snippet è quella parte che compare sulla serp di Google, cioè la pagina dei risultati di ricerca, e ci fornisce l’anteprima di un link, con tanto di titolo SEO (quello in blu), descrizione del contenuto, la data, l’url, e altre informazioni che possiamo aggiungere implementando i metadati, per esempio il prezzo, nel caso di e-commerce. Ma oggi parliamo degli elementi principali. Ecco l’aspetto di uno dei miei snippet:

come ottimizzare snippet per Google

Se utilizzi WordPress, lo trovi sotto Yoast, ti basta scegliere Modifica snippet e lì potrai modificare le sue parti, ma anche su Jimdo è abbastanza semplice da ottimizzare. Io, per comodità, ti fornirò consigli per WordPress, che è  più diffuso.

Come ottimizzare lo snippet per Google (e farsi cliccare) in 5 punti

  1. Partiamo dal titolo SEO, definito anche tag title in linguaggio html: solitamente, quando apri la sezione Modifica snippet ,è già automaticamente compilato con il titolo H1 che hai inserito in alto (nel caso di articoli, ma anche nel caso di pagine di prodotti o servizi) e l’errore più comune è lasciarlo così com’è. Cerca di essere un po’ creativo: devi sì utilizzare la frase chiave, ma devi anche riuscire ad attirare il clic di chi sta navigando. Nel caso di articoli, può essere utile indicare se stai dando consigli, oppure “come fare per”; se stai spiegando una procedura, in quanti passaggi… Nel caso di prodotti, sarà utile inserire il nome del prodotto e la sua funzione. In ogni caso, dev’essere una frase comprensibile e leggibile: non un insieme scomposto di parole chiave. Nel titolo SEO inseriamo sempre anche il nome del sito, ricordiamo che ce lo ritroveremo anche come titolo della pagina, in alto, durante la navigazione
  2. Sempre nel titolo SEO, invece di utilizzare trattini per spezzare le frasi è consigliabile inserire preposizioni o punteggiatura, soprattutto nel caso di una località: invece di “Copywriter Freelance – Bologna” meglio “Copywriter freelance a Bologna”
  3. L’url può essere modificato sia sotto permalink, sia sotto slug: è importante che rifletta il contenuto e la frase chiave, che sia parlante
  4. Meta descrizione: davvero importante! Inseriamo la frase chiave scegliendo con cura come riassumere la nostra pagina o il nostro articolo, restando brevi, asciutti, ma soprattutto cercando di far venire un po’ di curiosità in chi legge: l’obiettivo è sempre farsi cliccare
  5. Utilizziamo la foto in evidenza, che sia congrua con il contenuto, sempre. Sarà visibile solo da mobile, ma oramai ci siamo: da settembre Google passerà a preferire definitivamente l’indicizzazione dei siti ottimizzati per i dispositivi mobile!

I rich snippet sono snippet arricchiti d’informazioni, come dice il nome stesso, e magari te lo spiegherò in un futuro articolo. Sono molto utili, come dicevo sopra, per implementare quelle informazioni determinanti come il prezzo, nel caso di un e-commerce, oppure le stelline, se ci sono recensioni.

Un’altra storia ancora è il featured snippet, che io mi sono aggiudicata, per esempio, con l’articolo qui sotto: in pratica Google trova talmente interessante il contenuto, relativamente a quella specifica ricerca, da decidere di fornirne un’anteprima più vasta, anche perché si tratta di punti, molto amati dal motore di ricerca per la loro schematicità.

Prova ad allenarti con i tuoi snippet, chiediti se ci cliccheresti sopra, trovandoteli di fronte su Google, fai qualche esperimento e poi monitora su Analytics i risultati. Il bello della SEO è questo: provare nuove strategie e vericare cosa funziona e cosa no!

Articoli correlati

evitare penalizzazioni SEO
come apparire su google discover
keyword stuffing