Google Search Console è uno strumento eccezionale e totalmente gratuito messo a disposizione da Google, un tool indispensabile per il mio lavoro di SEO strategist e in questo articolo ti spiego cos’è, come usarlo e quali vantaggi può fornirti per la gestione efficiente del tuo sito internet. Pronti?
SOMMARIO
- Google Search Console: cos’è?
- Google Search Console: come collegarlo
- Google Search Console: come funziona
- Cos’è una query? Qual è la differenza con la keyword?
- Google Search Console: come usarlo perché sia davvero utile
Google Search Console: cos’è?
Google Search Console è un servizio di Google, dicevamo, capace di seguire l’andamento di un sito sui risultati del motore di ricerca. Infatti, nella sua Dashboard, una delle voci di riferimento è proprio Rendimento: mostra com’è andato il sito su Google di default negli ultimi 3 mesi, ma si possono vedere anche altri intervalli di tempo e confrontarli.
Search Console differisce da Analytics e ne integra le informazioni: mentre Analytics è un tracciamento che tiene sotto controllo tutto il traffico che arriva al sito, da qualsiasi mezzo e anche in tempo reale, Search Console deve essere sì collegato a un account Google ed è necessario verificarne la proprietà tramite codice html o Analytics stesso (più sotto vediamo le possibilità), ma tiene traccia di ciò che accade al sito sul motore di ricerca, dunque dal mezzo google organic : le pagine indicizzate, le query per cui il sito si posiziona e come, le impressioni, i clic, i backlink.
Google Search Console: come collegarlo?
Per collegare Google Search Console al tuo sito è necessario avere un account Google, ovviamente lo stesso utilizzato per Analytics. Una volta loggata con il tuo account, dovrai andare su questa pagina e cliccare su Inizia ora.
La schermata che ti si apre davanti è questa:
Le scelte sono due: collegare tramite Dominio o prefisso URL. Se sceglierai il dominio, come puoi leggere, occorre la verifica del sistema DNS tramite il tuo hosting. Il mio consiglio è di coinvolgere immediatamente il tuo / la tua web designer o web master in modo da non fare pasticci. Non avventurarti se non sei del mestiere!
Anche col prefisso url, tuttavia, potresti aver bisogno di aiuto. Ecco perchè:
Quelle che vedi sopra sono le successive opzioni se scegli la verifica tramite prefisso url. Se hai Analytics, puoi tentare di collegare direttamente tramite questo, è automatico. Se desideri inserire il tag HTML, consigliato in molti casi, ti servirà copiare il codice che troverai nella schermata successiva e, di nuovo, chiedere a web master o web designer di inserirlo per te sul sito. Non temere: sa di certo di cosa stiamo parlando!
Google Search Console: come funziona
È possibile che, se lo hai appena collegato, tu debba attendere qualche giorno perché riesca a raccogliere i dati. Ma facciamo finta che tu lo abbia collegato già da un po’ di tempo e vuoi prendere confidenza con questo strumento, capire cos’è Google Search Console e come si usa.
Nella Dashboard, sulla tua sinistra hai varie opzioni. La prima, Introduzione, ti offre una panoramica a partire dal Rendimento, con i clic degli ultimi tre mesi dalla ricerca web. Il grafico è eloquente e indica l’andamento con i suoi picchi vertiginosi o discese negli abissi. La Copertura indica quante e quali pagine sono state indicizzate da Google o quali presentano problemi. La sezione Esperienza mostra in particolare l’usabilità sui dispositivi mobili. Di certo, la sezione più utile e importante è il Rendimento, dunque fai clic alla tua sinistra.
Il numero dei clic totali, come vedi, non cambia. Puoi però modificare l’intervallo di tempo nell’etichetta in alto, dove vedi scritto: Data: ultimi 3 mesi.
Puoi anche modificare il tipo di ricerca, che può essere per esempio immagini anziché web, nella prima etichetta a sinistra. Puoi aggiungere dei filtri grazie all’ultima etichetta a destra, dove vedi il +. Per esempio puoi decidere di filtrare il traffico organico per una determinata pagina e controllare il singolo rendimento, o anche per query. Ma vediamo un po’ di terminologia.
- Clic totali: i clic arrivati dalla ricerca web sul motore di ricerca Google in relazione al periodo di tempo stabilito (di default, 3 mesi)
- Impressioni totali: quante volte il sito è comparso tra i risultati di ricerca degli utenti
- CTR: Clic trough rate, cioè il rapporto tra impressioni e clic (in pratica: quanto sono efficaci i tuoi titoli SEO e le tue meta descrizioni in relazione alla posizione media?)
- Posizione media: come di default quando accedi, questo dato indica la posizione media considerando tutte le pagine indicizzate e posizionate. Se cliccherai sul + che trovi sopra il grafico e filtrerai per pagina, o anche semplicemente cliccando nella tabella sottostante su un singolo link, ecco che ti mostrerà la posizione di quella pagina per una determinata query, o più di una query.
Appena scorri sotto il grafico, ecco che ti compare la tabella, di cui vedi le intestazioni delle colonne nell’immagine qui sopra. Immediatamente puoi scoprire le query per cui il tuo sito è posizionato, dalla più importante (quella che ha portato più clic dalla ricerca web) alla meno efficace (quella per cui vedrai, molto probabilmente, solo impressioni e nessun clic). Se clicchi su una singola query e ti sposti poi sulla sezione Pagine, vedrai con quale/quali pagina/e ti sei posizionata per quella query.
Controllo url è una sezione molto importante, sempre sulla sinistra. Permette di verificare se un url è stato già indicizzato o meno, e, in questo caso, richiedere a Google d’inserirlo in una coda prioritaria.
Nella Sitemap puoi verificare gli invii delle tue Sitemap, ne hai mai fatte?
Nella sezione Rimozioni puoi richiedere a Google, di non includere una determinata pagina nei risultati di ricerca, ma solo per sei mesi.
Se scorri ancora trovi la sezione Link, dove verificare quali siti ti hanno linkata: occhio alle sorprese!
Cos’è una query? Qual è la differenza con la keyword?
Senti parlare sempre di keyword e invece Google Search Console si riferisce alle query: perché? Qual è la differenza? Query è la stringa di ricerca inserita su Google dagli utenti, Search Console si basa su questa. La keyword, invece, è ciò che noi utilizziamo nei nostri contenuti per intercettare le ricerche degli utenti: più simili saranno, maggiore sarà il nostro successo a livello di posizionamento SEO. Quindi, se ti chiedi come mai le query che trovi su Search Console sono così diverse rispetto alle keyword che hai utilizzato, tranquilla, è tutto normale. Vai avanti a leggere e scopri cosa puoi fare.
Google Search Console: come usarlo perché sia davvero utile
Fino a qui ho fatto una panoramica generale, con un mucchio d’informazioni che forse possono sembrarti senza senso se non mastichi tanto questa materia. In realtà Google Search Console è uno strumento di analisi eccezionale per considerare l’andamento del proprio sito nei risultati di ricerca, per vedere gli effetti della propria strategia SEO in termini pratici.
Prima di tutto è necessario dare tempo al tempo, e tenere monitorato. Quando pubblichi un articolo puoi inviarlo subito a Google per l’indicizzazione, ma poi, prima di decretare il fallimento in termini di posizionamento, dovrai pazientare un po’. Ci sono articoli vecchiotti che iniziano a ricevere traffico: semplicemente quella ricerca all’improvviso si è fatta interessante per il pubblico. Il segreto sta nel pubblicare costantemente, con articoli approfonditi, studiati secondo keyword research. Google Search Console può darti una grossa mano in questo: vedendo quali sono le query che hanno funzionato, riesci a determinare quanto meno qual è il filone più interessante per il tuo target. Se trovi query che differiscono, soprattutto per intento di ricerca, rispetto al tuo contenuto, allora è davvero venuto il momento di rivedere la strategia e capire dove hai sbagliato.
Google Search Console è utilissimo per fare confronti tra periodi di tempo, vedere come è migliorato il tuo sito sui risultati del motore di ricerca oppure su quali query ha perso posizioni. Come dicevo sopra, una bassa CTR dovrebbe inoltre spingerti a rivedere quanto meno gli snippet delle tue pagine e articoli. Quando decidi di fare un’analisi, infatti, Google Search Console può fornirti molti spunti, ma i dati devono essere relazionati tra loro e raccontare specifici fatti, altrimenti non sono utili. Per quale query mi sono posizionata su questa pagina? Non era quella che desideravo? Proviamo a rivedere l’intento di ricerca, definiamo meglio il contenuto, capiamo cosa funziona e cosa no.
Non è un lavoro semplice, perché sia efficace l’analisi richiede passaggi complessi: per questo ti consiglio, una volta che avrai visionato il tuo Google Search Console, di chiedere una consulenza per migliorare la tua presenza sul web e su Google in particolare. Contattami e vediamo insieme cosa ti sta raccontando Google Search Console del tuo sito!