È possibile scrivere un articolo e ottimizzarlo in ottica SEO senza avere competenze tecniche?Certamente sì, non è un’attività impossibile. In questo articolo ti spiegherò proprio quali sono i 10 passi per scrivere articoli in ottica SEO. Tuttavia una premessa è necessaria.
Non è l’articolo che conta
Potresti riuscire a posizionare anche molto bene un articolo, ma non sarà questo a fare il tuo successo nella SEO. La strategia, infatti, deve essere globale, su tutto il sito.
E la keyword che stai scegliendo, per quell’articolo, sei proprio sicuro sia giusta per il tuo sito, per i tuoi obiettivi? Sei sicuro sia proprio quello che cercano le persone con le quali vorresti lavorare?
A grandissimi linee, ho appena delineato le basi di una strategia SEO dal punto di vista dei contenuti, che non può dunque partire dall’ottimizzazione on page di un singolo articolo, ma da molto più in alto con uno sguardo globale. Per non parlare poi delle impostazioni tecniche del tuo sito: sei sicuro che sia pronto per far volare i tuoi contenuti? Anche quello vuole la sua giusta parte!
Prima operazione per il posizionamento dei tuoi articoli
Organizzare i contenuti secondo un piano editoriale che sia semanticamente logico. Se il tuo blog parla di giardinaggio, sarà opportuno evitare di pubblicare ricette di cucina, ad esempio. I contenuti dovranno essere pertinenti e collegati tra loro, senza che gli argomenti si ripetano.
Attraverso la creazione di contenuti, che magari potranno essere linkati su altri siti, costruisci la tua Domain Authority, Google ti premia e gli utenti iniziano a leggerti. Con una buona pianificazione e un bel po’ di lavoro, troveranno interessanti e utili i tuoi articoli, magari si salveranno i contenuti o sceglieranno di iscriversi alla newsletter. Dopo questi primi contatti, se li avrai saputi attrarre nel modo giusto e se avrai dato loro dritte di cui si ricorderanno, inizieranno a pensare di acquistare i tuoi servizi o prodotti.
Gli articoli sul blog pubblicati regolarmente dicono a Google che il sito è in fermento. Ricorda, a Google non piacciono i siti fermi! Inoltre, i contenuti che si accordano tra loro seguendo una logica semantica sono utili al posizionamento di tutto il sito e a costruire, presso il tuo lettore, la tua voce autorevole in quel campo.
Quanti articoli è necessario pubblicare ogni mese? Questa è la domande che molti clienti mi fanno. Molto sta anche nel tipo di attività che gestisci, nella tipologia di contenuti, nel tempo o nel denaro che desideri investirci, non possiamo perciò stabilire un numero di volte che sia corretto per tutti i siti.
Scegliere le parole chiave per la SEO
Questo dovrebbe accadere insieme alla pianificazione editoriale. Perché a volte una ricerca fatta bene sulle parole chiave potrebbe convincerti a cambiare l’argomento dell’articolo. Come fare la ricerca di parole chiave? Inizia nominando l’articolo che vuoi scrivere con un argomento. Se hai deciso di pubblicare un articolo al mese, preparati per un anno: 12 argomenti. Non importa se poi cambierai l’ordine degli argomenti durante il tragitto o se ne inserirai altri (è giusto che accada!): avere intanto una lista di argomenti pronti è una strategia di riserva formidabile.
Ora che hai scelto gli argomenti, inizia dal primo: intorno a esso, vedi quali sono le parole chiave che ti suggerisce Google quando inizi a digitare nella barra di ricerca. A quel punto, adatta le parole chiave che vedi al contenuto che avevi in mente.
Mi spiego meglio: se vuoi parlare di oleandri sul tuo blog di giardinaggio, la tua parola chiave non può essere semplicemente oleandro. Non ti posizionerai mai per questa, c’è Wikipedia e molto altro. Cerca qualcosa di specifico, come per esempio: come coltivare gli oleandri / in quale stagione piantare gli oleandri / come potare gli oleandri… ecc ecc. Puoi vedere tutte queste ricerche e le loro varianti proprio su Google!
Una volta scelta la frase chiave a coda lunga, puoi verificare quanto difficile sarà posizionarsi tramite strumenti utilissimi come Moz Keyword Explorer oppure Seozoom, nelle loro versioni gratuite. Ti mostreranno un indice di fattibilità: se è inferiore a 40-50, è possibile che tu riesca a posizionarti in alto nella Serp per la frase chiave che hai scelto, ma molto dipende dal tuo sito e a che punto si trova in quel momento della sua crescita. Per questo motivo, attenzione perché probabilmente in alcuni casi questi servizi ti mostreranno anche il volume delle keyword, cioè quante volte vengono cercate, in media, al mese, ma attenzione a scegliere solo quelle con volumi alti, il tuo sito potrebbe non essere pronto per affrontarle.
Diciamocela tutta, insomma, l’ottimizzazione del singolo articolo è l’ultima delle operazioni quando ti appresti a rendere il tuo sito SEO friendly, ma certamente va fatto anche quello, quindi procediamo.
I 10 punti necessari ad ottimizzare il tuo articolo in ottica SEO
- Imposta il titolo H1 con la tua frase chiave. È un’informazione che dai a Google; se sei su WordPress sei già a buon punto, è semplicemente il titolo nella barra bianca in alto, il titolo del tuo articolo. Attenzione, non è il titolo SEO.
- Dividi il tuo articolo in paragrafi che non siano eccessivamente lunghi, ma abbastanza da spiegare in modo esaustivo ciò che vuoi dire.
- Inserisci i sottotitoli. Ciascun paragrafo dovrebbe avere il proprio sottotitolo che spieghi il contenuto in pochissime parole. Assicurati, tramite l’editor di testo, che i titoli dei paragrafi siano formattati in H2 e inserisci la frase chiave nei sottotitoli di livello superiore.
- Non c’è alcun bisogno di inserire la frase chiave in continuazione nel testo. Non scrivere come un automa, varia un po’ l’utilizzo della frase chiave e l’ordine delle sue parole interne. Se avrai scrittoi un contenuto utile per i tuoi utenti, rispondendo alle domande che loro fanno a Google, ti posizionerai.
- Usa il grassetto per rendere evidenti le parti più significative, poche parole, non frasi intere. Così rendi l’articolo più piacevole per chi legge, che sarà catturato dai concetti importanti, e comunichi anche a Google di cosa stai parlando. Mi raccomando, i grassetti devono riflettere l’argomento: coerenza semantica, sempre!
- Utilizza e sinonimi e le co-occorrenze. Ti faccio un esempio: vista la mia frase chiave, Google si aspetta che nello stesso articolo ci saranno le parole ottimizzazione, blog, strategia, indicizzazione, ecc… Queste sono co-occorrenze e vanno usate per creare la famosa coerenza semantica! I sinonimi possono essere passi, contenuti, la stessa ottimizzazione, e riguardano sempre la frase chiave.
- Cura il tuo permalink. Lo vedi? Se sei su WordPress certamente sì. È proprio sotto il titolo H1 e hai la possibilità di modificarlo. Inserisci correttamente la frase chiave nel tuo permalink, ma tienilo sempre breve.. Ora, qui fatti una postilla perché più sotto dovremo riprendere l’argomento.
- Cura la tua Meta description. Se utilizzi Yoast SEO, e te lo consiglio solo per questo, vai sotto al tuo articolo e clicca su modifica snippet: qui puoi inserire la meta description, che è quella piccola porzione di testo che compare nella Serp quando fai una ricerca, immediatamente sotto il titolo della pagina. Deve essere un minimo di 120 parole, massimo 156 e dovrebbe, in teoria, contenere la frase chiave o comunque l’argomento correlato. Può essere l’introduzione, ma anche una frase ancor più esplicativa. .
- Cura il tuo SEO Title. Anche questo lo trovi sotto Yoast, sopra la Meta description: ci puoi inserire il titolo del sito e dell’articolo. Ricordati che devi catturare l’interesse del tuo lettore: qui ti giochi tutto perché è la prima cosa che legge quando vede i risultati su Google!
- Inserisci l’attributo alt dell’immagine. È facile: quando inserisci una foto devi andare a scrivere il testo alternativo (perché possa essere letto da Google), il titolo e la descrizione. Inutile aggiungere che deve essere la frase chiave, vero?
Attenzione al permalink nel caso tu stia ottimizzando vecchi articoli già pubblicati
Se vai a modificare il permalink di un articolo già pubblicato, potrebbe accadere che Google, il quale probabilmente ha già indicizzato il vecchio articolo, si perda! E che fa se si perde? Semplice: comparirà la terribile scritta: Page 404, facendoti probabilmente perdere quella visita! In questo caso, per non sbagliare, ti lascio qui sotto il mio articolo su come fare nel caso di cambio url:
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